sabato 1 maggio 2010

TERZA LEZIONE: giornali on-line e loro cambiamenti.

Le lezioni di Informatica continuano. Durante il nostro terzo incontro abbiamo parlato di giornalismo on-line ed in particolare del cambiamento grafico, ma non solo, di Repubblica.it (si veda il post precedente).


1. Giornali on-line.

La versione on-line di un quotidiano o periodico pur cercando di aumentare il numero dei propri lettori / utenti, deve allo stesso tempo fare in modo di non penalizzarne la versione cartacea. Nonostante questa premessa però i giornali su carta hanno subito negli ultimi anni notevoli perdite, dovute non solo alla diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione (in particolare internet), ma anche più recentemente alla grave crisi economica che ha colpito il mondo intero. E su tutti sono le testate nazionali ad aver perso di più: i lettori di quotidiani di fronte alla scelta locale o nazionale, preferiranno quasi sempre il primo.


2. Statistiche e analisi per la profilatura dell’utente.

Con l’arrivo del web è stato possibile ampliare gli studi relativi al “profilo dell’utente”. Oggi raccogliere i dati di audience on-line (siti visitati, link cliccati, pagine su cui ci si sofferma più tempo, immagini che piacciono o meno, ecc.) è sempre più semplice grazie a sistemi per la rilevazione e diffusione dei dati relativi alla fruizione dei media on-line. Queste informazioni, poi, vengono abilmente utilizzate per la realizzazione di statistiche e analisi di mercato sempre più efficaci, che vengono sfruttate da associazioni di editori, agenzie di comunicazione, aziende che investono in pubblicità, ecc. Niente di nuovo insomma, il mercato la fa ancora da padrona. Ma in realtà molto è cambiato dai semplici sondaggi che si facevano un tempo, magari attraverso brevi interviste faccia a faccia o coupon da compilare e rispedire. Oggi con la diffusione del web si può seguire ogni nostra “traccia” e quindi ricostruire i nostri “spostamenti” e ogni nostra abitudine. Certo la privacy si è ridotta al minimo, ma tutto ciò è ormai diventato consuetudine.


3. Repubblica.it

Che cosa spinge il quotidiano on-line più letto d’Italia a cambiare “veste”? Nel caso di Repubblica c’è la volontà di affiancare ad un cambiamento grafico, una trasformazione anche concettuale. La sfida maggiore per la redazione è oggi la realizzazione di un quotidiano sempre più multimediale. Ogni articolo è corredato di link che riportano a foto, video, audio, altri articoli di argomento affine, blog, e chi più ne ha più ne metta. Novità che va in questa direzione è il quotidiano digitale, che è possibile sfogliare cliccando sul link in alto a sinistra e segnalato da un piccolo riquadro rosso con la scritta “new”. Servizio nuovissimo (e a pagamento) per Repubblica.it e i suoi utenti, ma che in realtà è già stato superato. Su elmundo.es (quotidiano spagnolo) è possibile non solo sfogliare il giornale, ma anche vedere dei video cliccando sulla foto a corredo dell’articolo (anche qui il servizio è a pagamento). Insomma sempre più spazio viene dato ad elementi multimediali come foto e video, mentre si riduce giorno per giorno il testo, quello che dovrebbe essere l’articolo vero e proprio.


3.1. Repubblica.it VS Corriere.it


Repubblica.it

Corriere.it

Sviluppo orizzontale (consente di visualizzare meglio la pagina sullo schermo del cellulare)

Sviluppo verticale

La Home page è più leggera, diretta, semplice

La Home page è molto più carica di elementi, che la rendono più difficile da navigare

giovedì 29 aprile 2010

Com'era, com'è: la Repubblica.

La Repubblica, quotidiano d’informazione, nasce grazie all’opera di Eugenio Scalfari nel gennaio del 1976. Con sede a Roma, è oggi un giornale a tiratura nazionale, secondo per diffusione dopo Il Corriere della Sera. Fin dalla sua nascita appartiene al gruppo editoriale L’Espresso, a cui presto si aggiunge molto altro: giornali locali, radio, televisioni, concessionarie di pubblicità, portali internet. Ezio Mauro, direttore de La Stampa fino al 1996, nello stesso anno succede a Eugenio Scalfari alla guida del suo quotidiano. Oggi la Repubblica ha molti inserti e allegati come Il venerdì, Affari&Finanza, D, Velvet. Nel 1996 si dà l’avvio sperimentale all’edizione on-line del quotidiano, che tuttavia per molto tempo sarà solo la trasposizione sul web della versione cartacea.

Ora veniamo a noi: perché il titolo di questo post? Ebbene anche i giornali on-line cambiano e anche Repubblica.it ha deciso di rinnovare il suo aspetto. Per far piacere ai suoi lettori probabilmente. Ma facciamocelo spiegare proprio da un giornalista di Repubblica il perché e come, leggendo l’articolo pubblicato sul sito proprio per tale occasione.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/20/news/nuova_pagina-3472646/

Una nuova veste grafica quindi, ma neanche troppo diversa rispetto alla “vecchia”.


La "vecchia" Repubblica.it




















La "nuova" Repubblica.it

SECONDA LEZIONE: giornalismo, tradizionale o digitale?

Ormai tutto è digitale. Anche il giornalista più “tradizionale” ha dovuto sacrificare la sua vecchia macchina da scrivere, per un più utile e maneggevole computer. Certo, come tutti noi anche i giornali devono oggi giorno adeguarsi alle nuove tecnologie. Seppure gli amanti del computer e della rete ci raccontano ogni giorno quali nuove e mirabolanti imprese si stanno compiendo in questo campo, bisogna anche ricordare che vi sono altrettanti svantaggi. Primo fra tutti l’incessante e necessaria attività di scelta. Troppi sono i siti internet che hanno la pretesa di raccontare ciò che avviene nel mondo, tanti che non vi è nessuna difficoltà nel recuperare la notizia che ci interessa. E questo è un bene. Ma poi, quale scelgo? Le notizie presentate sono sempre le stesse, può cambiare l’impostazione (e a volte neanche quella), ma poi il succo del discorso è sempre lo stesso. La rete è troppo vasta perché si possano leggere tutte le notizie relative ad un argomento. Se voglio sopravvivere in questo turbinio continuo, devo scegliere. Scegliere tra i siti e i loro personaggi più o meno illustri, quelli che ritengo mi rappresentino di più. Perché sul web i controllori delle notizie siamo noi, gli utenti. Il ruolo di chi, sui giornali e nei telegiornali, controlla la notizia, sul web non esiste più: scompare lo strumento di mediazione tra l’utente e l’informazione.

Il dilagare di computer e affini ha fatto si che tutte le fasi di realizzazione del giornale passino attraverso tecnologie più o meno innovative. È cambiato il mezzo attraverso il quale dare notizia, ma con esso anche il modo di fare informazione. Oggi sempre di più il giornale tradizionale deve “combattere” con la velocità del web: l’informazione raccolta viene diffusa in tempo reale e prima la si pubblica meglio è. L’importante è battere il concorrente sul tempo, anche solo di pochi minuti. Per questo la stampa di un mezzo d’informazione tradizionale è divenuta sempre più desueta e complessa: rimane la volontà di informare il proprio pubblico di lettori, ma a volte con la consapevolezza che quelle stesse informazioni posso essere già state lette sul web il giorno prima e siano ormai “vecchie”. La difficoltà di dare informazioni sempre nuove, deve essere compensata dalla creatività degli autori.

Perché nascono più giornali digitali che cartacei? I motivi sono molteplici. Ad esempio per chi decide di fare giornalismo on-line risulta più semplice scrivere e pubblicare le proprie idee: la rete favorisce una maggiore democratizzazione della notizia, tutti infatti possono scrivere sul web, ognuno responsabile delle proprie parole. Internet dà quelle possibilità in più che il giornale cartaceo non concede. Se a questo poi si aggiunge la maggiore facilità con cui è possibile pubblicare un quotidiano on-line rispetto ad uno cartaceo, se ne capisce ulteriormente il motivo. La rete infatti consente di non avere quei costi che, per necessità, ha invece un giornale cartaceo.

Come si scrive su un giornale on-line? Non esiste in realtà un vero e proprio metodo, ciò che però è sempre bene considerare è la necessità di sintesi. Poche righe e subito on-line. Senza pensarci troppo. Ed è proprio per questo che si possono notare fra siti d’informazione differenti, similitudini (se non uguaglianze) fin troppo evidenti. Nell’informazione on-line a volte battere il concorrente è la cosa che conta di più, tanto da fornire notizie copiate e incollate senza pudore da altri siti (solitamente agenzie di stampa), non controllando neppure l’esattezza della notizia, ne tanto meno le parole che vi sono riportate. L’eccesso di sintesi e di velocità non permette nemmeno di aggiungere poche righe allo scarno articolo. L’importante è dare la notizia, l’approfondimento si lascia alla volontà del lettore. Non è un caso quindi che giornali e agenzie di stampa abbiano la stessa home page!

mercoledì 21 aprile 2010

PRIMA LEZIONE: i blog e internet.

I primi BLOG nascono nel 1998, ma a causa soprattutto dei successivi Social Network sono già da diversi anni in costante declino. Facebook, programma di interazione sociale per eccellenza, nasce qualche anno dopo, nel 2004, ma ha rispetto ai Blog una maggiore fortuna: permette di visualizzare ciò che interessa in modo più semplice e veloce, il ché ha determinato una diffusione maggiore e più capillare del programma. Oggi esistono molte piattaforme gratuite per la realizzazione di un BLOG, di uso molto semplice, non necessitano di una conoscenza specifica del linguaggio informatico. Ormai è possibile trovare sulla rete prossoché qualsiasi informazione!

E' molto importante al giorno d'oggi che i giovani, ma non solo, conoscano il Web, ma è più fondamentale che lo sappiano usare nel modo corretto! Internet ci pone di fronte ad una molteplicità di fonti, tra le quali dobbiamo imparare a selezionare ciò che ci interessa. Ma soprattutto dovremmo imparare a non fermarci alla ricerca più semplice, bensì approfondire le nostre conoscenze attraverso l'uso di fonti e siti internet in alcuni casi diversi dal solito. Esempio a tal proposito, si può portare citanto il sito EUROPEANA: la biblioteca digitale europea è gratuita e ti collega ad un numero enorme di oggetti digitali (immagini, testi, suoni, video). Tuttavia la difficoltà di accesso rispetto a Wikipedia e ai tradizionali motori di ricerca, fa si che sia meno consultata.

INFORMATICA!

Questo venerdì (16 aprile 2010) presso l'università di Parma è iniziato il corso di Informatica applicata al giornalismo, tenuto dal prof. Lelio Alfonso. In questa sezione del mio blog vedremo insieme passo passo i progressi che faremo a lezione. Quindi voi che siete giornalisti in erba e volete diventare più "professionisti" state attenti ai prossimi post! Anzi, seguite le etichette! :)

sabato 17 aprile 2010

Salve a tutti!

Mi spiace, ma non so ancora usare bene il programma, quindi nel frattempo faccio un pò di prove! Per chiunque incappi nel mio blog, ABBIATE PAZIENZA! :)
Grazie!
 
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